Quasi tutti i giorni sentiamo parlare di inquinamento marino dovuto alla plastica e tremende statistiche che ci indicano che probabilmente tra pochi anni nel nostro amato mare troveremo più plastica che pesci, o meglio la nuova specie il “pesce plastica”.
La mia occasione personale per riflettere più da vicino su questa tematica non tarda ad arrivare in un giorno soleggiato di fine settembre in cui Eurocedibe è stata invitata a partecipare ad un’importante iniziativa a cura dell’associazione “C’era una volta Asd”, tenutasi a Centobuchi di Monteprandone in occasione della giornata nazionale della gentilezza. E’ stato pensato ad un gioco chiamato ‘Amo la mia città’ per sottolineare l’importanza della salvaguardia dell’ambiente:
ci siamo ritrovati noi adulti insieme ai nostri figli, io con la mia piccolina di tre anni che con il suo entusiasmo contagiante e dei grossi guanti in lattice – il doppio della mano – ha esclamato: “Babbo andiamo a raccogliere l’immondizia!” e poi incredula ogni volta che trovava qualcosa di abbandonato “Non si fa!” “Oh Babbo, guarda!”
Il potere che i bambini hanno sugli adulti è ben diverso da quello che noi abbiamo su di loro; le loro esclamazioni entrano nella nostra testa come chiodi che si conficcano nei nostri pensieri.
Non c’è cosa più bella di far capire e trasmettere i giusti principi per il rispetto dell’ambiente già da piccoli, e sono sicuro che questa si rivelerà l’arma più grande per salvaguardare il nostro pianeta, unita a una cultura del corretto riciclo e reimpiego dei materiali che ho avuto modo di osservare con i miei stessi occhi durante un soggiorno estivo in Norvegia e Svezia.
Educare, sensibilizzare e differenziare ci aiuterà a lasciare ai nostri figli un pianeta migliore.
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